Nei primi anni ’60 il fondatore dell’Azienda, Osvaldo Panconi, decise di seguire un’intuizione e destinò una parte dei terreni allora adibiti a colture tradizionali (grano, mais, ecc) alla semina delle magnolie.
Si procurò le pigne a Firenze, andando a raccoglierle nella zona del Parco delle Cascine dove c’erano maestosi alberi di magnolie Gallissoniensis esemplari.
Una volta avuti i semi iniziò una complessa procedura che consisteva nel lavare bene i semi tolti dalle pigne per togliere la pellicola rossa esterna, farli asciugare e tenerli cosi in luogo fresco e non umido.
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A primavera i semi venivano messi in contenitori e coperti con sabbia umida per farli germogliare.
Poi venivano seminati nel terreno preparato e ricoperto con terriccio ricavato dalla macerazione di foglie di acacia.
Dopo un anno circa le piccole piantine spuntate venivano trapiantate in filari e dopo ancora 2 anni di attesa venivano innestate.
I risultati di questo paziente e tenace lavoro sono ora visibili nei nostri vivai sotto forma di esemplari unici e maestosi di Magnolie Grandiflora Gallisoniensis.
Appartiene alla famiglia delle Magnoliacee, genere molto importante per il giardinaggio,perché
comprende tutte specie di rilevanza ornamentale, tanto per il fogliame quanto per la fioritura.
L’area geografica di origine è l’America Settentrionale.
Nei vivai si coltiva prevalentemente la varietà “Gallissoniensis” che si presenta con foglie di forma allungata e ovale,e di colore verde scuro lucido sulla parte superiore e marrone ruggine nella parte inferiore.
I fiori sono grandi, con petali carnosi, di un colore bianco puro e profumatissimi, tanto che trovano impiego in cosmesi ed in profumeria.La fioritura va da Maggio/Giugno fino a Settembre
Predilige climi temperati, in zone protette da venti troppo forti, vuole terreni permeabili, meglio se acidi.
Le varietà si propagano per innesto sul tipo da seme e l’innesto si fa in primavera anche se,ultimamente, si usa anche la propagazione per talea; questo metodo, infatti, riduce drasticamente i tempi per ottenere una piantina pronta per essere messa a dimora in vivaio.
La bellezza di questa pianta ed il suo elegante portamento sono tali da consentire di poterla impiegare per adornare ambienti di prestigio come parchi, ville, palazzi d’epoca e intorno a monumenti.
Una curiosita: I frutti giovani,messi in infusione nell’acquavite, danno una bevanda tonica ed amara, un tempo ritenuta un’eccellente rimedio contro la malaria.